Gli interventi formativi in azienda dovrebbero nascere da un’analisi approfondita del contesto organizzativo, dei destinatari, delle caratteristiche e degli obiettivi dei singoli partecipanti e dei committenti. Spesso invece le richieste nascono dalla percezione individuale di un manager o delle risorse umane senza tenere conto che ciò che “non funziona” in un team o in una specifica funzione aziendale è collegato alle strategie aziendali, ai processi dell’intera organizzazione.
Per essere un buon giardiniere, bisogna conoscere le proprietà del terreno, le esigenze di acqua e di luce delle differenti piante e le stagioni in cui seminare. Per essere un bravo trainer la conoscenza della materia non basta. Un semplice acronimo può aiutarci in fase di progettazione e analisi dei bisogni a farci le giuste domande.
MODELLO OCA
Input per la progettazione di interventi formativi
OBIETTIVI
- Quali sono gli obiettivi strategici del committente?
- Qual è l’obbiettivo formativo dell’intervento (dichiarato + non dichiarato)
- Come si lega l’intervento agli obiettivi di business?
- Quali sono le competenze in uscita che i partecipanti dovranno avere (conoscenze + capacità + attitudini)?
- Quali sono i nostri obiettivi rispetto al committente?
COMMITTENTE/CONTESTO
- Mission/vision/valori
- Macro struttura organizzativa
- Principali evoluzioni a livello organizzativo
- Referente interno (riferimenti ed eventuali note significative)
- Decisori
- Ulteriori bisogni formativi espliciti e latenti
AULA
- Caratteristiche anagrafiche (età , sesso)
- Caratteristiche professionali (ruoli, mansioni, anzianità)
- Competenze in entrata (conoscenze + capacità + attitudini)
- Interventi formativi precedenti